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Zrinyi, Miklos.

Poeta e capitano ungherese. Di famiglia nobile, restò orfano in giovanissima età; suo tutore fu il cardinale Pazzamany, che lo avviò agli studi letterari e nel 1639 lo mandò in Italia per studiare le opere dei grandi classici greci e latini. Durante il soggiorno italiano, Z. divenne grande ammiratore di T. Tasso e di L. Ariosto, che ebbero poi una decisiva influenza sulla sua opera poetica. Rientrato in Ungheria si arruolò nell'esercito raggiungendo presto, grazie al valore dimostrato combattendo contro i Turchi, il grado di capitano. Nel 1647 fu nominato bano di Croazia e mantenne tale carica fino al 1664, sempre combattendo i tentativi di incursione da parte dei Turchi. Z. ebbe il merito di trasformare in genere colto e classicheggiante la poesia epica di argomento nazionale, fino ad allora trattata come genere popolaresco. Il suo capolavoro è l'epopea in 15 canti La catastrofe di Sziget (1651), meglio nota con il titolo latino di Obsidio Szigetiana, che celebra l'assedio di Seghedino da parte di Solimano, durato due anni (1645-46), esaltando la figura del suo avo Miklós. L'opera rispecchia l'ideologia cattolica successiva al Concilio di Trento. Scrisse inoltre Considerazioni su Re Mattia (1656); Piccolo trattato militare (1658); Tenente valoroso (1660); Rimedio contro l'oppio turco (1660) (Ozaly 1620 - Čakovac 1664).